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Wedding Reportage?

Non si capisce più che cosa significhi la parola reportage! Sopratutto se applicata alla fotografia di #Matrimonio

Al giorno d'oggi sempre più fotografi utilizzano questa parola assegnando ad essa i significati più svariati.

C'è chi dice di fare #reportage ma fa comunque fotografia "in posa" oppure c'è chi fa reportage ma "ogni tanto" gestisce la scena cercando di creare ad arte le foto che ha in mente (e tra questi ci sono tantissimi bravi fotografi!), e poi c'è chi (e questo è il mio caso) preferisce fare reportage nella maniera più vera possibile e, secondo il mio punto di vista ovviamente, fare reportage vuol dire essere testimone discreto con un interazione minore possibile con gli sposi.

E' innegabile che ci sia la mia presenza, e che ciò influenza in qualche modo l'ambiente, ma io non desidero in alcun modo "rovinare" la giornata della coppia o "stressarli" per fare delle foto, magari allontanandoli per ore dal luogo del ricevimento.


<<Non voglio in alcun modo modificare la giornata degli sposi>>


Il mio obbiettivo è quello di non alterare il flusso di emozioni che si viene a creare, e quindi tutto ciò non venga interrotto dalla presenza del fotografo invadente.


<<Dal mio punto di vista, questo è essenziale>>


Anche perchè, non si può improvvisare la tecnica di reportage. Questa tecnica deriva, in primis da tanto studio, e poi da numerose esercitazioni sul campo, non solo nel settore dei matrimoni ma anche nel fotogiornalismo e nella street photography.

Ciascun fotografo, a mio avviso, deve specializzarsi in qualcosa, e proporre in maniera trasparente e chiara la propria tecnica, in modo da attrarre i clienti giusti per se.


In effetti c'è un momento in cui violo questa regola del reportage puro, anche se poi non è così, perchè il reportage prevede delle foto in posa, ma l'importate che si capisca che il fotografo era lì ed aveva "chiesto una posa".


Tornando alla fotografia di matrimonio, dedico molta attenzione alle fotografie posate, alle foto che non devono mancare, ovvero quelle con la famiglia, cioè in nessun caso chiederò alla coppia di guardarsi negli occhi o di tenersi la mano ecc.. ecc., ma nel momento in cui io dovrò andare a creare un documento, quindi una fotografia che fra 100 anni avrà ancora un valore inestimabile, bhè allora non avrò nessuna difficoltà a mettere in posa la famiglia nel migliore dei modi.


Questa è una piccola, ma giusta, riflessione su quello che intendo io per wedding reportage.

wedding reportage of a luxury wedding
Reportage di matrimonio a Marino (RM)





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